Chi vuol leggerlo in Inglese?

Nel 2006 in Islanda è stato pubblicato un libro che ha dato un vero scossone alla coscienza nazionale. Si dice che ce ne sia una copia in ogni casa. L'autore, in italiano ha pubblicato "Il paneta blu", è il giovane Andri Snær Magnason, oggi uno degli intellettuali più autorevoli in Islanda. Il libro si intitola Draumalandið - sjálfshjálparbók handa hræddri þjóð che vuol dire "Dreamland: manuale di autosostegno per una nazione impaurita." Abbiamo conosciuto Andri nel 2006, durante le riprese del nostro documentario sugli effetti del Progetto Karahnjukar...

5 commenti:

90° EST ha detto...

Tutte le personalità che abbiamo incontrato in quell'occasione ci hanno parlato di "Dreamland" e dell'effetto dirompente che ha avuto sull'opinione pubblica islandese. "Dreamland" è in realtà un'analisi cruda ed inquietante sui meccanismi politici che determinano l'evoluzione (o l'involuzione...) di una società moderna e sulle strategie di persuasione subdole, quasi subliminali, di cui dispongono Governi e multinazionali. La trattazione dell'argomento nasce ovviamente da un casus islandese, la realizzazione del progetto idroelettrico-siderurgico "Karahnjukar", ma potrebbe essere applicata ad un qualsiasi Paese occidentale.
Andri Snær ci ha chiesto di leggere in anteprima la traduzione in inglese di "Dreamland" per sapere da noi cosa può percepire la sensibilità di un lettore non islandese. Se fra i frequentatori di questo blog ci fosse qualcuno interessato alla lettura...senza impegno, ovviamente.

Anonimo ha detto...

....Se poi avete rinunciato al 'viaggio 'di Natale , vi segnalo anche altri due titoli interessanti per penetrare lo spirito , l'anima Islandese :

1 - Gente Indipendente - Halldor Laxness ed. Iperborea e

2 - Antichi viaggi di scoperta in Islanda , Groenlandia e America
Gwyn Jones ed Bombiani


........il basista

Unknown ha detto...

... a me interesserebbe leggerlo...prima che finisca sul comodino del bonfe... :)

Anonimo ha detto...

Paolo ,

visto che sei stato nominato consulente esterno , cerca di adoperarti per una possibile pubblicazione, cosi' ognuno e' libero di farsi una propria idea .
Io la mia , gia' c'e' l'ho chiara .
Pero' penso sia importante sentire la voce dei protagonisti . Perche' il problema potrebbe essere piu' esteso di quanto possa apparire alla superficie . Se l'autore ha riposto la fiducia in te , questa ,a prescindere tutto ,va premiata .Anche se l'argomento potra' apparire scomodo . Ma e' questo il coraggio dell'editore , anche se non e' il tuo mestiere . Certamente un incoraggiamento e' tanto . Poi , come in ogni democrazia che si rispetti , ognuno entra nel dibattito . Senza demagogia . Il mio pensiero , il mio scritto ho cercato di divulgarlo . Come faro' con il prossimo . E ne ho fatto tesoro anche a molti Islandesi . Peccato che e' solo un D .

giuliano

Anonimo ha detto...

...Perche' anche io , tempo fa' mi sono trovato in cima ad una montagna , e mi sono detto , come e' successo anche a te : perso tutto....ma almeno sono ancora vivo . Andri , potrebbe toccare le stesse nostre cime , ci possiamo anche incontrare e camminare assieme , pur essendo gli uni distanti dagli altri migliaia di chilometri . E scoprire poi...d'improvviso che le stesse nostre vette diventano caverne , tuguri , precipizi, e qualcuno ed a ragione, mi ha detto - neri castelli -. Affinche' questo non succeda ancora , c'e' bisogno di tanto idealismo , e di quell'ottima terapia che e' la scrittura e con essa la lettura . Entrambe come fiumi in piena sfociano in un mare di utopia che assieme ci danno la forza di un mondo migliore ! Non una , ma mille dighe per questo mondo martoriato . E diecimila persone a raccontarci i troppi inganni .
Un milione ad imparare anche attraverso un vetro , perche' le gambe ci tremano , per una mia verita' e una di Andri , mentre guardiamo la bellezza , l'assoluto ,morirci sotto gli occhi . E dieci milioni di certezze , partite dall'utopia di una sola voce .
Poi qualcuno puo' dissentire , ma questo confronto fra la verita' e una menzogna mascherata da verita' e' la lotta secolare fra la tirannide e la democrazia .


Giuliano