Islanda 2017: Caccia all'Aurora Boreale

Da quattordici anni 90° EST sceglie l'Islanda come meta dei suoi viaggi a caccia di aurore boreali. Perché?
1) Perché l'Islanda si trova esattamente alla miglior latitudine per osservare questo fenomeno.
2) Perché l'Islanda offre un paesaggio artico di eccezionale bellezza e alcuni degli scenari più suggestivi per vivere l'esperienza dell'aurora boreale.
3) Perché l'Islanda presenta fenomeni e ambienti di grande fascino anche di giorno, a prescindere dall'aurora boreale.
Cos'ha di speciale un viaggio invernale di 90° EST in Islanda?
La dimestichezza di 90° EST con il territorio islandese è frutto di una lunga esperienza.
90° EST usa veicoli 4X4 speciali che garantiscono al viaggiatore grande sicurezza, libertà di movimento ed un'eccezionale gratificazione.
Ogni gruppo è seguito da due accompagnatori: un geologo italiano e una guida locale.
Qui, qui e qui trovi informazioni approfondite sull'aurora boreale e sulla nostra strategia per non mancare all'appuntamento.


Giorno 1 Ci troviamo all'aeroporto di Reykjavik-Keflavik per il primo contatto con l'atmosfera d'Islanda attraverso un rigenerante bagno* nelle acque calde di Laguna Blu. Ci trasferiamo quindi a Reykjavik per una degna cena libera islandese. Pernottamento in hotel a Reykjavik.

Giorno 2 Partiamo alla volta del Geyser di Strokkur, del Parco Nazionale di Þingvellir, famoso per ragioni storiche e geologiche e della grande cascata di Gullfoss. Spesso, in inverno, la cascata si trasforma in un'immensa scultura in cui il ghiaccio ammanta le pareti del canyon in cui scorre impetuoso il torrente Hvita. Nel pomeriggio raggiungiamo l'ecovillaggio di Solheimar in cui ci attende una comoda casa dotata di un ampio terrazzo e di "hot pot" a nostra disposizione. Cena e pernottamento in guesthouse a Solheimar.

Giorno 3 Partiamo di buon ora in direzione della costa meridionale. Siamo diretti a Vik. Pochi chilometri dopo Solheimar l'orizzonte ci presenta una serie di rilievi aguzzi, molto lontani. Sono le Isole Westmann. Alla loro sinistra scorgiamo un altro rilievo, basso e piuttosto esteso, coperto di ghiaccio. Si tratta di Eyjafjallajökull, il vulcano da cui ha avuto origine l'eruzione che ha messo in ginocchio il traffico aereo di mezza Europa nella primavera del 2010. Da Eyjafjallajökull e dal vicino Mýrdalsjökull hanno origine i torrenti che generano due fra le più coreografiche cascate d'Islanda, Seljalandsfoss e Skógafoss. Le visitiamo prima di raggiungere le spiagge di Vik e i promontori di Dyrhólaey e di Reynisfjall. La giornata termina a Hofdabrekka, a pochi chilometri da Vik. Cena e pernottamento in hotel a Hofdabrekka.

Giorno 4 e Giorno 5 Questo è il tratto centrale del viaggio, quello che gravita attorno al margine meridionale del ghiacciaio Vatnajökull. Facendo base a Gerði, a 8 chilometri dalla Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón calibreremo i programmi giornalieri in funzione delle condizioni meteorologiche e dell'eventuale innevamento. Il nostro obiettivo è quello di trovarci nelle ore più propizie per l'osservazione dell'aurora boreale nel luogo che offre le migliori condizioni meteorologiche. Il grande vulcano Öræfajökull costituisce un ostacolo spesso insormontabile per i fronti nuvolosi che si muovono lungo correnti orientali o occidentali. Il versante sottovento risulta quindi spesso sereno quando quello sopravento è coperto. Per esempio, in caso di vento da Est il cielo è spesso coperto a Jökulsárlón e sereno a Skaftafell, vice versa con vento da Ovest. Seguendo questo criterio raggiungeremo il Parco Nazionale di Skaftafell con le lingue glaciali di Skaftafellsjökull e Svínafellsjökull e la cascata di Svartifoss. Sosteremo a Jökulsárlón e alla spiaggia oceanica antistante più volte per ammirare questa meraviglia della natura in condizioni diverse di luce e di marea, oltre che nelle ore notturne. Cena e pernottamento in guesthouse a Gerði.

Giorno 6 Da Jökulsárlón riprendiamo la marcia verso Ovest. Sostiamo per una suggestiva escursione all'interno della morena del ghiacciaio Kviarjökull prima di attraversare nuovamente la distesa sabbiosa di Skeydararsandur e riprendere la via per Vik. Cena e pernottamento in hotel a Hofdabrekka.

Giorno 7 Da Vik rientriamo verso la capitale seguendo la costa meridionale della penisola di Reykjanes. Il percorso attraversa un territorio interessante, spesso ignorato dai flussi turistici, con piccoli villaggi e alte scogliere. Sostiamo all'area geotermica di Krýsuvík, una delle più studiate e monitorate d'Islanda, famosa nel Paese per i suoi sciami sismici che svegliano con una certa frequenza gli abitanti della capitale. Cena libera a Reykjavik e pernottamento in hotel.

Giorno 8 Trasferimento all'aeroporto di Reykjavik-Keflavik e volo di rientro per l'Italia.



2 commenti:

Rossella ha detto...

Premesso che ho compreso che i periodi migliori sono febbraio marzo non potendo partire in quei periodi Per vedere l'aurora c'è più possibilità a fine aprile o fine agosto grazie Rossella

90° EST ha detto...

Ciao Rossella,
a fine aprile il Sole sorge fra le 5.30 e le 5.00 e tramonta fra le 21.30 e le 22.00. La traiettoria del Sole forma un angolo molto basso con l'orizzonte e questo determina un lunghissimo crepuscolo e una lunghissima alba. Il tempo di oscurità notturna è qundi quasi assente: il crepuscolo sfuma nell'alba senza una vera notte scura. Le probabilità di vedere l'aurora sono quindi bassissime.
Aprile è la stagione del disgelo in Islanda. Questo fa sì che tutti gli altopiani e le zone interne siano inaccessibili, come anche le aree prossime ai ghiacciai.
Meglio allora fine agosto quando la notte è un po' più lunga e il problema del disgelo è assente. Ciao
Paolo