Islanda 2 - 14 agosto 2008

Alla fine...un viaggio indimenticabile...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Paolo, dove sei?
Ti abbiamo scritto tutti o quasi e non abbiamo ricevuto risposta.
Faccio delle ipotesi:
a. a seguito della maledizione del geologo, sei ridotto come il "paziente inglese" e puoi muovere solo l'indice della mano sinistra (così non puoi neanche fare gestacci)
b.ti hanno rinchiuso nelle carceri islandesi e ti nutrono a skyr
c.hai trovato una Francesca (Dante!)e siete (vi auguro) in paradiso
d.ecc.ecc.
però,prima che arrivino i giorni dei 13 folletti di Natale, facci sapere qualcosa della tua sorte!
Basta che tu scriva a uno degli "indimenticabili" che lo verremo a sapere tutti.
Ciao!
Teresa

90° EST ha detto...

Ciao Teresa e un caro saluto a tutti gli “indimenticabili”.
Mi scuso per la mia assenza, ma nel cercare notizie sull’evento che ha chiuso il vostro viaggio i giorni sono trascorsi e Ingo è sempre irreperibile. Deduco che se nessuno, dall’Islanda, mi cerca…forse non hanno bisogno di me…
Ho sentito con vero piacere alcuni di voi. Grandi!
Mi trovo per lavoro in uno dei punti più isolati del Paese. Si chiama Rabenstein, Val Passiria, Alto Adige, 10 km dal confine con l’Austria. Il villaggio (1420 mslm) è costituito da circa 8 masi, una chiesa e una scuola elementare. Il mio alloggio si trova nel sottotetto della scuola.
Se avessi una connessione degna metterei qualche immagine per rendere l’idea. Vivo in una stanza (con fornello e bagno) che ho dovuto arredare di tutto. Pentole, letto gonfiabile, materiale per la pulizia della stanza, tavolo e sedie (sottratti alla sottostante scuola…), lampade ecc. Oggi ho fatto una breve perlustrazione automobilistica della zona in cui dovrò lavorare. Pareti tibetane, 3° C e nevischio. Collegamento internet gprs tramite telefonino appeso sul balcone al filo del bucato, televisione austriaca via pc. Sono l’unico abitante di lingua italiana della valle, ma forse domani arriva un insegnante (supplente) anche lui di lingua italiana. Ottimo, se non fosse che intende alloggiare in questa stanza (e ne ha tutto il diritto). Non ci si sta in due.
Ho visto che da voi in Italia è ancora estate. Beati voi. Qui si bubbola e diluvia. Speriamo torni il sole altrimenti a Natale sono ancora qui.
Domani iniziano le scuole, quindi non sarò più solo, almeno in mattinata. Una decina di bambini di lingua tedesca, tutti insieme dalla prima alla quinta, occuperanno i locali sotto il mio (e la preside si accorgerà che quella non è la sua sedia…).
Bella la guesthouse di Reykjavik...
Che estate.
Ciao a tutti
Paolo

Andrea ha detto...

Ma dai .... sempre a lamentarti.

Gli abitanti del luogo ti hanno già accettato?
Oppure viaggi sempre con la pecetta nella macchina?

scusa se tocco questo tasto dolente ... la macchina ;)