Una cosa che piace molto a noi di 90° EST quando siamo in Islanda è andare a caccia di nuovi percorsi a piedi.
Capita in estate come in inverno.
Da un lato c'è la curiosità di trovare itinerari alternativi approfittando di quella fantastica sensazione di essere i primi umani a calcare certi percorsi, dall'altra c'è l'esigenza di avere tracciati escursionistici gratificanti da calare come jolly nel caso in cui il tempo non sia buono nel punto in cui ci troviamo.
In Islanda, infatti, basta spostarsi di qualche decina di chilometri per trovare condizioni meteo opposte. È quindi importante avere buone carte da giocare per non trovarsi a "ciondolare" in giro in attesa che il tempo volga al bello.
Ci sono aree d'Islanda in cui questa ricerca è più facile, ma anche più utile, visti i caratteri del microclima locale. I Fiordi orientali, per esempio.
Tipico di questa regione straordinaria - in cui montagne e valli dalle forme dolomitiche si elevano direttamente dall'oceano - è il tempo nebbioso e piovigginoso portato dal vento da est. Qui, infatti, si trovano valli e fiordi profondi delimitati da pareti verticali in cui il vento umido e spesso tiepido dell'est non vede l'ora di incanalarsi e condensare, finalmente, in nebbia e nubi basse. Le nebbie dei Fiordi Orientali sono famose, in Islanda. Basta però che il vento ruoti di pochi gradi per generare una curiosa alternanza di valli e fiordi soleggiati con altri umidi e nebbiosi. La stessa cosa avviene con il vento da nord est. È quindi molto utile conoscere questo fenomeno in modo da poterlo sfruttare a proprio vantaggio in queste circostanze.
L'estate 2020 ci ha permesso ben tre esplorazioni di questo tipo, grazie anche alla complicità dei nostri viaggiatori. Due si sono svolte nei Fiordi orientali, una negli Altopiani meridionali.
Abbiamo studiato i nuovi percorsi prima su Google Earth, poi sulle carte topografiche in scala 1:10000. Conoscevamo quindi in anticipo i dislivelli, il tipo di terreno e i tempi approssimativi di percorrenza. Uno di noi a valle, sempre in contatto radio perché...non si sa mai.
In tutti e tre i casi il risultato è stato magico! Camminare sulle praterie dei Fiordi Orientali a due passi (a volte anche meno) dalla neve, avendo sempre l'oceano a poche centinaia di metri da noi è davvero sempre fantastico. Poi il silenzio assoluto, falesie altissime e valli misteriose, già pronte in realtà per la prossima esplorazione.
L'estate 2020 ci ha permesso ben tre esplorazioni di questo tipo, grazie anche alla complicità dei nostri viaggiatori. Due si sono svolte nei Fiordi orientali, una negli Altopiani meridionali.
Abbiamo studiato i nuovi percorsi prima su Google Earth, poi sulle carte topografiche in scala 1:10000. Conoscevamo quindi in anticipo i dislivelli, il tipo di terreno e i tempi approssimativi di percorrenza. Uno di noi a valle, sempre in contatto radio perché...non si sa mai.
In tutti e tre i casi il risultato è stato magico! Camminare sulle praterie dei Fiordi Orientali a due passi (a volte anche meno) dalla neve, avendo sempre l'oceano a poche centinaia di metri da noi è davvero sempre fantastico. Poi il silenzio assoluto, falesie altissime e valli misteriose, già pronte in realtà per la prossima esplorazione.
Negli Altopiani meridionali siamo saliti in vetta al monte Strutur, con la certezza che saremmo stati premiati con una delle visuali più belle e ariose sul ghiacciaio Mýrdalsjökull.
Queste tracce ora arricchiscono la nostra collezione di percorsi a piedi, custodita gelosamente in cloud in modo che ogni nostra guida possa attingere a questo nostro piccolo patrimonio costruito in tanti anni e migliaia, migliaia di passi.
Se vuoi, qui trovi tutto sui nostri prossimi viaggi in Islanda.
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